FAV MAKE LOVE NOT WAR.

FAV MAKE LOVE NOT WAR.

Il fascino della divisa non esiste. Le bombe intelligenti non lo sono. L’inferno non è solo per gli eroi. La guerra è sempre sangue, dolore, urla, corpi e anime sbriciolate, violenza inaudita e ingiustificata. E a qualsiasi latitudine e con qualsiasi ideologia, cade sulle teste di chi non decide, non conta, non esiste, non scappa; e se riesce a scappare se la porta addosso, dentro, per sempre. La guerra non è bella anche se fa male, è brutta e fa malissimo.

Generale, dietro la collina
Ci sta la notte crucca e assassina
E in mezzo al prato c’è una contadina
Curva sul tramonto, sembra una bambina
Di cinquant’anni e di cinque figli
Venuti al mondo come conigli
Partiti al mondo come soldati
E non ancora tornati

Generale, dietro la stazione
Lo vedi il treno che portava al sole?
Non fa più fermate, neanche per pisciare
Si va dritti a casa senza più pensare
Che la guerra è bella, anche se fa male
Che torneremo ancora a cantare
E a farci fare l’amore
L’amore dalle infermiere

Generale, la guerra è finita
Il nemico è scappato, è vinto, battuto
Dietro la collina non c’è più nessuno
Solo aghi di pino e silenzio e funghi
Buoni da mangiare, buoni da seccare
Da farci il sugo quando viene Natale
Quando i bambini piangono
E a dormire non ci vogliono andare

Generale, queste cinque stelle
‘Ste cinque lacrime sulla mia pelle
Che senso hanno dentro al rumore di questo treno?
Che è mezzo vuoto e mezzo pieno
E va veloce verso il ritorno
Tra due minuti è quasi giorno
È quasi casa, è quasi amore