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Una scrittrice racconta la lezione più calda della sua vita.

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philipLisa Scottoline, 81 anni e 22 romanzi, racconta al New York Times il seminario di Philip Roth “Letteratura del desiderio” alle studentesse della University of Pennsylvania.

Sinceramente, il mio unico desiderio era di trovarmi nella stessa stanza con lui. Chi non avrebbe voluto leggere libri spinti con Philip Roth? Il primo giorno di lezione noi studentesse arrivammo presto, fresche di doccia e profumate, avendo già letto tutti i libri nel programma. Ci sedemmo sulle sedie che avevamo sistemato a “U” intorno alla sua scrivania, ancora vuota. Ci mettemmo a chiacchierare nervosamente tra di noi, accavallando e scavallando le gambe. Io indossavo una blusa e una gonna di denim ricavata da un paio di jeans, come andava di moda all’epoca, abbigliamento che dava la garanzia di far impazzire gli uomini. All’ora esatta in cui la lezione avrebbe dovuto cominciare, se ben ricordo alle 14 in punto, lui arrivò. Molto alto e allampanato, un po’ curvo, tanto che il viso comparve dalla porta prima di tutto il resto. Procedeva con la testa in avanti come una giraffa reduce da ottimi studi. Portava una camicia Oxford lievemente inamidata, a quadretti bianchi e blu, pantaloni color cachi stirati con cintura di pelle marrone e scarpe marroni in pelle traforata. A ogni lezione sarebbe stato vestito così. Quasi non ci degnò di un’occhiata, né incrociò i nostri sguardi, ma sussurrò un “Salve” sedendosi alla scrivania, accavallò la lunga gamba sull’altra e lentamente si slacciò l’orologio. Fu la cosa più sexy che successe in tutto il seminario. Esplorammo l’amore, le relazioni e il sesso nei romanzi di Franz Kafka, Gustave Flaubert, Robert Musil, Milan Kundera, Yukio Mishima, Kobe Abe, Saul Bellow e Bernard Malamud. Di Madame Bovary amava una frase in particolare: “Mangiava un gelato al maraschino, con la mano sinistra reggeva la conchiglia di vermeil e socchiudeva gli occhi, con il cucchiaino fra i denti.” Ecco, immaginate di studiare fisica con Einstein. Solo che voi vorreste che più che alla fisica lui fosse interessato al fisico. Il vostro.